In
questo breve redazionale troverete delle informazioni molto
interessanti legate alle reali cause della sempre più diffusa
tendenza all’obesità nell’uomo, ma è pur vero che gli stessi
meccanismi si verificano in modo pressochè identico anche nei nostri
animali domestici. Queste utili informazioni possono aiutare tutti a
essere maggiormente consapevoli e a vivere meglio.
Lo
squilibrio fra Omega3/6, sempre a sfavore degli Omega3 per la
trasformazione dei cicli naturali di produzione agricola, oltre ad
alimentare i processi infiammatori dovuti alla presenza del residuo
tossico dell’ossitetraciclina, provoca la tendenza all’obesità?
Parlo
di tendenza, ma è molto di più: è sufficiente andare
a verificare l’epidemia (si parla di epidemia, quando si presenta
un numero molto alto di casi di una precisa patologia,
indipendentemente dalla contagiosità) di obesità nei lattanti, ove
l’unica causa logica è proprio l’uso di un alimento fortemente
squilibrato negli onnipresenti Omega6: il latte! Il motivo è molto
semplice: le vacche da latte vengono allevate fondamentalmente con
gli insilati di mais, mentre la natura ha previsto per loro la
semplice erba. Solo che l’erba è ricchissima di Omega3, mentre il
mais è l’esatto contrario. Madre natura ha previsto tutto, andando
a fare in modo che l’erba diventi particolarmente ricca di Omega3
durante la primavera, permettendo alle femmine in gravidanza di
averne nel proprio sangue in forte quantità e ai loro feti di
beneficiarne durante la gestazione. Ricordo che gli Omega3 sono
indispensabili anche per lo sviluppo cerebrale, e che nulla è
lasciato al caso. Tornando all’obesità, è sotto gli occhi di
tutti l’esempio statunitense, ove l’obesità è diventata
un’emergenza nazionale. Tuttavia, è necessario sottolineare una
cosa: se si osserva la popolazione di una grande città
nordamericana, posto ideale per vedere migliaia e migliaia di
persone, si può facilmente notare che non ci sono mezze misure: le
persone, o sono normali o sono esageratamente grasse. La mia
convinzione è che determinati individui diventino obesi perché il
loro organismo, più degli altri, si squilibra a causa di
un’alimentazione esageratamente ricca di Omega6 e poverissima di
Omega3, sempre a causa della trasformazione dei cicli di produzione
agricola. E’ vero che ci sono individui che mangiano in modo
veramente esagerato, ma credo sia più un effetto che una causa dello
squilibrio. Da questo punto di vista, risulta importante la ricerca
pubblicata recentemente sulla rivista American Journal of Lipid
Research, che ha imputato lo sviluppo dell’obesità allo squilibrio
nell’ alimentazione nel rapporto tra omega 6 e omega 3. Secondo
questo studio presentato dal professor Gerard Ailhaud (Università di
Nice-Sophia Antipolis in con CNRS, INRA), lo squilibrio del rapporto
omega 6 e omega 3, promuove l'obesità da una generazione all'altra.
Questo
è estremamente importante perché potrebbe spiegare come mai i figli
degli obesi vadano troppo spesso incontro allo stesso destino.
Per
la dimostrazione, i ricercatori hanno esposto quattro generazioni di
cavie a una dieta di tipo occidentale, replicando lo squilibrio tra
omega-6 e 3 (10/1) e hanno notato che le cavie sono gradualmente
aumentate di peso nelle successive generazioni.
Per
spiegare questa trasmissione da una generazione all'altra è
necessario coinvolgere l’epigenetica: vale a dire che il patrimonio
genetico (genoma), non può essere modificato, ma il funzionamento di
alcuni geni si può alterare perché regolati proprio
dall’alimentazione.
Rammentiamo
che omega 6 e omega 3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali per il
corpo umano, che non è in grado di produrre, e bisogna introdurli
con l’alimentazione.
Negli ultimi decenni, l'obesità è nettamente aumentata, contemporaneamente alla trasformazione delle caratteristiche del grasso. Non è certo difficile collegare tutto ciò con l’aumento nell'alimentazione di omega 6 a svantaggio dell’ omega-3.
Negli ultimi decenni, l'obesità è nettamente aumentata, contemporaneamente alla trasformazione delle caratteristiche del grasso. Non è certo difficile collegare tutto ciò con l’aumento nell'alimentazione di omega 6 a svantaggio dell’ omega-3.
Metto
in evidenza che al mondo non siamo tutti pazzi e incoscienti, e che
esiste, ad esempio, la filiera del lino (i semi di lino sono
ricchissimi di Omega3) nell’allevamento dei bovini ma non solo.
Questo provvedimento, banale ma molto efficace, permette agli stessi
animali da carne di vivere in condizioni di salute vicine alla
normalità, consentendo, allo stesso tempo, la produzione di prodotti
molto più sani (latte, carne, uova, formaggi, yogurt).
Fermo
restando una considerazione di fondo: l’allevamento di animali per
mangiarli è ormai una pratica insostenibili per vari motivi, prima
etico, ma anche non volendoci fermare a quello che ritengo
imprescindibile, l’allevamento intensivo ha un prezzo insostenibile
sia per lo spreco di risorse sia per l’inquinamento provocato dalle
deiezioni degli animali (gas metano in enormi quantità) e dai
prodotti chimici e farmacologici utilizzati nel ciclo di
produzione.
Ricordo che il rapporto Omega 6/Omega 3 è triplicato o quadruplicato in quarant'anni e negli Stati Uniti è arrivato a 40 a 1, mentre in Europa la media è di10/1, già molto alta.
Come dicevo, gli Omega3 sono presenti nei semi di lino, colza, canapa e pesci, specie quelli grassi (salmone, sardine e sgombri sono ricchi). Per l’uomo, la raccomandazione è di mangiare questo tipo di pesce una o due volte alla settimana, visto che contribuisce anche a tenere asciutto il fisico. Non conviene esagerare neanche nel consumo di pesce, perché una vita media ormai intorno ai 90 anni può realmente portare ad un accumulo di metalli pesanti tossici. Lo stesso non vale per cani e gatti poiché la loro vita media è cinque volte inferiore a quella del genere umano. Pertanto bisogna fare molta attenzione a questo delicato rapporto fra Omega3 e Omega6 affinchè, nella loro alimentazione quotidiana, risulti equilibrato e mai sbilanciato verso gli Omega6.
Ricordo che il rapporto Omega 6/Omega 3 è triplicato o quadruplicato in quarant'anni e negli Stati Uniti è arrivato a 40 a 1, mentre in Europa la media è di10/1, già molto alta.
Come dicevo, gli Omega3 sono presenti nei semi di lino, colza, canapa e pesci, specie quelli grassi (salmone, sardine e sgombri sono ricchi). Per l’uomo, la raccomandazione è di mangiare questo tipo di pesce una o due volte alla settimana, visto che contribuisce anche a tenere asciutto il fisico. Non conviene esagerare neanche nel consumo di pesce, perché una vita media ormai intorno ai 90 anni può realmente portare ad un accumulo di metalli pesanti tossici. Lo stesso non vale per cani e gatti poiché la loro vita media è cinque volte inferiore a quella del genere umano. Pertanto bisogna fare molta attenzione a questo delicato rapporto fra Omega3 e Omega6 affinchè, nella loro alimentazione quotidiana, risulti equilibrato e mai sbilanciato verso gli Omega6.
A CURA DI:
DOTT. SERGIO CANELLO
Medico Veterinario
Fondatore di SANYpet SPA
Esperto in medicina naturale e patologie legate all'alimentazione
Post molto interessante, ricco di utili info! Grazie!
RispondiEliminaArticolo molto interessante, informazioni molto utili di cui non ero a conoscenza, grazie cara!
RispondiEliminaMolto interessante non sapevo che gli Omega3 assunti in eccessiva quantità potrebbero essere causa di obesità!
RispondiEliminaUn interessante Articolo mi hai illustrato qualcosa di cui non né sapevo assolutamente nulla!
RispondiEliminaIo sempre molto attento per quanto riguarda alimentazione ma sul eccessiva assunzione di Omega 3 e i suoi effetti non ne ero al corrente!
RispondiEliminaun bellissimo articolo cara... non ero sicuramente informata sull'eccesso di assunzione di omega3
RispondiEliminaBellissimo articolo! Grazie delle info! Ero assolutamente ignorante sugli omega6
RispondiEliminaarticolo molto utile, proverò a farlo leggere ad una mia amica che mi preoccupa
RispondiEliminadevo far leggere questo articolo ad un amico che ne è direttamente interessato poichè ha iniziato una dieta e spero che queste cose le sappia altrimenti sta sbagliando tutto
RispondiEliminaUn articolo davvero prezioso
RispondiEliminaCondivido il tuo pensiero e ho trovato questo articolo molto interessante
RispondiEliminaimportanti per i nostri cari amici.
RispondiEliminaUn articolo davvero chiaro e con spiegazioni interessanti, non sapevo che animali e cani avessero lo stesso problema, grazie
RispondiEliminaIl mio cane usa forza 10 perchè intollerante e allergico alla carne. Mi torna utile il tuo post perchè una mia seconda cucciola è carente di omega3 sicuramente. Devo provare a cambiare alimentazione e dare forza dieci anche a lei.
RispondiEliminamolto interessante anche se non hom animali in casa, ma ne parlerò con iìuna amica che ha un cane
RispondiEliminaCi tengo molto alla salute dei miei piccoli amici a 4 zampe ma non conoscevo l'importanza degli omega 3
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